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Posted by on Lug 12, 2013 in Alimentazione, Rimedi naturali, Scienza e medicina |

Alimentazione e meditazione

Numerose sono le teorie sull’alimentazione, su quali cibi assumere e su quali non assumere e perché. Quali cibi sono assolutamente necessari, addirittura indispensabili (ops) nella nostra dieta e quali dovrebbero assolutamente scomparire dalle nostre tavole, dalle nostre cucine, dai nostri mercati, dai nostri supermercati (doppio ops).

Una delle parole chiave di una corretta alimentazione è equilibrio: equilibrio nell’assunzione dei principi nutritivi, equilibrio nella quantità di cibo da assumere, equilibrio nella qualità…

Il fatto è che equilibrio è una parola chiave nella nostra vita, e l’alimentazione ha nella nostra vita un ruolo importante, ma non determinante, se non in rapporto, appunto, con il nostro essere in equilibrio.

Il corpo umano è un sistema e come tale ha un equilibrio complesso, sicuramente, ma non complicato. Il problema è che, a differenza di quanto la moderna (ma non modernissima) scienza ci dice, il nostro organismo non è una macchina. Sono troppe infatti le cose, anche semplici e banali, che non riusciamo a spiegarci. Stesse situazioni che generano reazioni diverse in persone diverse o nella stessa persona in momenti diversi. Chi si prende raffreddori e influenze a tutto spiano, nonostante vaccini e vitamine, e chi no (non prende né vaccini né raffreddori). Chi, seguendo una dieta assolutamente controllata e corretta, con tutti gli apporti di fibre e di nutrienti e senza eccessi di alcun tipo si trova con un tumore al colon. E chi no.

La medicina comincia a cercare spiegazioni nella ereditarietà, e poi nella genetica, e propone cure e analisi preventive sempre più mirate e sempre più precoci. Per cui ogni individuo si trova ad essere sempre, se non un malato, sicuramente un paziente.

Lasciando un momento da parte la scienza, possiamo provare a metterci nuovamente in contatto con noi stessi. Quindi con il nostro corpo fisico, per cominciare. A volte sembriamo tutti degli alienati, lontani da noi stessi, nel senso che il nostro corpo non ci appartiene, non lo conosciamo, non lo accettiamo. Prendiamo una storta, abbiamo mal di testa, ci duole lo stomaco: il nostro primo pensiero è di “prendere una pasticca”. Pillole, pomate, creme, spray; forse mi dovrei

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operare. E se ci facessimo un bel massaggio? Tensioni e stress accumulati, muscoli tirati, organi fatti lavorare al massimo: senza essere un tecnico, sicuramente sappiamo farci un bel massaggino allo stomaco, morbido e profondo, lento e carezzevole,amorevole. O un massaggio al polpaccio, o alla testa, o alla spalla. Con attenzione e intenzione. Con pazienza e amore. Tutte parole chiave dell’equilibrio. Parole chiave del ritrovato contatto tra corpo fisico e corpo sottile.

Ecco il secondo termine del sistema- uomo: il corpo sottile, insieme di energie intelligenti e premurose, al nostro servizio 24 ore su 24, strettamente interconnesse al nostro corpo fisico.

Lavorare su questo tipo di energie richiede una conoscenza specifica che deriviamo dalla cultura orientale, ma che ormai da più di trent’anni, con la diffusione delle tecniche di meditazione Sahaja Yoga, sono diventate di casa e a portata di mano anche nel mondo occidentale.

Una volta risvegliata, grazie all’esperienza della meditazione di Sahaja Yoga, l’energia dormiente nell’osso sacro, siamo pronti ad ascoltare i messaggi dal nostro sistema sottile, ad agire a livello sottile, a rimuovere gli eventuali blocchi che impediscono il libero fluire dell’energia nel sistema sottile. A riportare equilibrio nel sistema completo. Formato da corpo ed energie.

E ritorniamo al punto di partenza, con qualche idea in più, ma ancora con poche risposte. Prima di chiederci come l’alimentazione si inserisce in questo sistema, dovremmo sperimentare lo stato di benessere psico-fisico immediato che deriviamo da pochi minuti di meditazione. Chi non lo avesse ancora mai fatto può provare immediatamente , sperimentando la interconnessione di cui abbiamo parlato e il benessere del ritrovato equilibrio.

Dopodiché si tratta di lavorare a mantenere una situazione (l’equilibrio ed il benessere), con la meditazione e facendosi aiutare dalle “tecniche” tra le quali possiamo anche inserire un equilibrato uso dell’alimentazione.

Cominciamo a meditare e poi ne riparliamo.