Il Silenzio
Uno dei valori più importanti della meditazione di Sahaja Yoga è il silenzio interiore, la capacità di stare senza pensieri.
Il silenzio scolpisce l’intelligenza: le rivelazioni che filtrano dal silenzio sono vicine alla Verità, sono manifestazioni della Verità stessa. Le persone poco intelligenti non è che non pensano ma, al contrario, subiscono un dialogo interiore costante e disordinato. Chi coltiva il pensiero tenta di mettere ordine in questo caos ulteriore, ma in questo modo raggiungerà solo risultati parziali. 
Solo coltivando il silenzio interiore si potrà fare emergere il pensiero illuminato e perfettamente logico, cioè logico secondo la Verità. Il
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silenzio è per la mente ciò che la devozione è per il cuore. Spesso la parola devozione evoca in noi delle difese causate dalla giusta diffidenza verso i sedicenti maestri spirituali o improvvisati semplici truffatori. Devozione vuoi dire semplicemente cuore aperto, amore senza dualismo. Non quindi devozione per qualcuno o per qualcosa, ma devozione e basta. Se la mente è sgombra la devozione che emana dal cuore arriverà a permeare il cervello e diventerà devozione per il Divino. Senza il silenzio della mente, la devozione non può essere completa, il cuore non riuscirà a espandersi. Coltivare quindi, insieme al silenzio, anche un cuore aperto, un cuore puro.
L’uno senza l’altro non ci potrà appagare.