Come migliorare i chakra
Come portare i chakra in uno stato di buon funzionamento
Per individuare lo stato energetico di un Chakra è necessario imparare le corrispondete tra i singoli Chakra e le dita della mano, come illustrato nella figura. Spesso i Chakra bloccati e/o mal funzionanti possono essere percepiti direttamente nella loro sede principale ossia nelle corrispondenti aree del corpo.
Non dovete pertanto usare il pensiero per correggere i vostri Chakra. Dovrei forse scrivere in caratteri d’oro che non potete risolvere le cose pensando? È qualcosa che la gente non capisce.
Adesso, quando vi trovate di fronte alla (mia) fotografia, per verificare il vostro stato, diventate umili. Per prima cosa, assumete un atteggiamento umile come chi voglia perfezionarsi. Dinanzi alla fotografia, diventate umili e cercate di scoprire che cosa non va in voi. La cosa migliore è darvi un Bandhan. Non pensate. Diventare umili, significa cercare di portare l’attenzione sul cuore; diventate umili: spostatela sul cuore, non pensate.
Rivolgete ora l’attenzione verso la fotografia, senza pensare, e osservate per conto vostro quali sono i Chakra bloccati. Non si dovrebbe subito giungere alla conclusione: “Oh sì, ho questo blocco per questo motivo, ho questo blocco per quest’altro motivo, mi sto bloccando a causa di quella persona”. Tutte queste assurdità non sono necessarie. Non è necessario giudicare razionalmente i motivi per i quali contraete dei blocchi. Per noi non è importante. C’è un blocco; d’accordo. Non lasciatevi subito andare ai pensieri … per voi non è necessario.
Shri Mataji, Chelsham Road, Londra, 7 Settembre 1980
Quando le vibrazioni ci segnalano un problema su un particolare Chakra, si può correggere il disturbo nei modi seguenti:
- posizione statica: poggiamo una mano sul corpo all’altezza del Chakra da “lavorare”, tenendo l’altra mano aperta in posizione ricettiva. Se il Chakra è bloccato sul lato sinistro o al centro, poggeremo la mano destra mentre se è sul lato destro poggeremo la mano sinistra. In questo modo si crea un circuito di energia: le vibrazioni fresche recepite con la mano aperta vengono convogliate sul Chakra attraverso la mano appoggiata.
- ‘bandhan’ circolare: ruotare la mano in senso orario all’altezza del Chakra, con la punta delle dita rivolto verso il corpo senza però toccarlo. Fatto alcune volte questo movimento rotatorio, distendiamo poi il braccio e la mano verso il pavimento, chiedendo a Madre Terra, di assorbire il calore vibratorio o i blocchi energetici, di cui stiamo alleggerendo il Chakra. Ripetere questo movimento alcune volte, quanto è necessario per ‘rinfrescare’ il Chakra. Il Bandhan viene fatta preferibilmente con la mano destra (la mano dell’azione) mentre la mano sinistra rimane aperta ad assorbire vibrazioni.
- con la pressione o il massaggio: possiamo aiutare un Chakra anche massaggiando il dito o la parte della mano che gli corrisponde e che sentiamo ‘bloccata’; possiamo inoltre massaggiarlo direttamente nella sua sede sul corpo o sulla testa.
Queste tecniche di “pulizia sottile” devono durare il tempo necessario finché la sensazione di blocco sul dito diventi più debole o scompaia.
Abbassare l’ego: usando la mano, massaggiando, potete abbassarlo, perché nelle vostre mani scorre il flusso … dalle vostre mani fuoriesce il flusso, dalle vostre mani proviene il flusso… usatelo per massaggiarvi la testa, per abbassare l’ego. Anche per il cuore, non pensateci ma dateglieli (Bandhan, ndt), oppure appoggiate la mano su di esso. Dirigete le vibrazioni, ma senza pensare. È questa la cosa importante. Se, mentre le dirigete, pensate, non riuscirete ad indirizzarle, perché la vostra attenzione è coinvolta nel processo mentale.
Shri Mataji, Chelsham Road, Londra, 7 Settembre 1980