Vishuddi: comunicazione ed autostima
Nella musica dell’impetuosa corrente canta la lieta certezza: “Io diverrò il mare” . Non è una vana presunzione, è vera umiltà, perché è la verità. Il fiume non ha altra possibile alternativa.
Rabindranath Tagore, Sadhana
Dopo il centro del cuore, nella spina dorsale, nella zona sopra la depressione fra le due ossa cervicali, si trova un altro centro energetico chiamato Vishuddi, che è il chakra che sostiene la capacità di comunicazione.
Quando la Kundalini porta in equilibrio questo centro, si è in grado di stabilire rapporti trasparenti e spontanei, nei quali non si sente la necessità di prevalere né ci si trova in condizione di subordinazione, ma si riesce sempre ad instaurare relazioni equilibrate e rispettose. Si diviene così in grado di percepire quel filo sottile che ci lega agli altri esseri umani e al resto dell’universo. Questa percezione ci dà il senso della grandezza, la capacità di gioire della vastità del creato e delle sue innumerevoli manifestazioni. Un buon Vishuddhi ci consente inoltre di testimoniare il gioco della vita, senza rimanere turbati dagli eventi che ci accadono, ma sviluppando in noi il senso del distacco, rendendoci tuttavia capaci di trovare in qualsiasi situazione spunti di gioioso apprendimento.
Guardando voi stessi rimarrete sorpresi di quanto siate ammirevoli, di quanto siate felici e, se andate ancora un po’ al di là, non penserete a nessuna di queste cose, semplicemente diventerete senza pensieri e saldi. Saldi come una persona rispettata, la cui compagnia è desiderata, una persona amata e di cui gli altri si prendono cura.
Quindi non bisognerebbe preoccuparsi delle reazioni delle altre persone, di quello che dicono di voi, di quello che pensano di voi. Dovreste solo fare introspezione e constatare le cose per conto vostro. Dopo un po’ non avrete neanche bisogno di fare introspezione.
Quindi, tutti voi dovreste sviluppare questo potere di testimonianza. Cercate di svilupparlo. In pratica, mentre reagite, fermate la reazione. Fermate la reazione rispetto a qualunque cosa. Vi sorprenderete nello scoprire in voi una personalità molto potente, nel senso che non avrete ambizioni, non avrete desideri né passioni speciali ma, semplicemente, testimonierete la rappresentazione che si svolge davanti a voi. È molto interessante testimoniare, perché allora comprendete l’umorismo che c’è dietro ogni cosa, comprendete anche la stupidità che c’è dietro ogni cosa e comprendete il meccanismo della violenza. Semplicemente ridete di tutto questo. Non restate sconvolti o agitati per nessuna cosa, ridetene e basta. Dopo un po’ vedrete con sorpresa che il vostro stato di testimonianza sarà cresciuto e quando tutti voi nella collettività avrete questo stato di testimonianza, potrete fare meraviglie senza fare nulla, senza dire nulla, senza agire, solo la vostra stessa presenza metterà le cose a posto.
Shri Mataji Nirmala Devi, Cabella Ligure, 16 agosto 1998
Il risveglio delle qualità del Vishuddhi consente di manifestare quella che viene chiamata la “consapevolezza collettiva”. Questa qualità ci permette di avere la percezione dei chakra degli altri sulla punta delle nostre dita e ci rende quindi consapevoli delle vibrazioni armoniose o meno che ci circondano.
Il Vishuddhi è il chakra che ci mette in comunicazione con il mondo esterno, infatti esso controlla sia le nostre capacità percettive, attraverso i sensi, sia quelle espressive attraverso la voce, il gesto e l’espressione del viso. Esso interessa tutti i nostri organi che sovraintendono alle nostre capacità comunicative: le braccia e le mani, l’intero viso, la lingua, le orecchie, la parte esterna degli occhi, il collo. Questo centro energetico è inoltre responsabile della salute della pelle. Governa inoltre la ghiandola della tiroide; essa è il primo filtro del corpo, perciò è un centro sensibilissimo che ci protegge dai virus e dai batteri provenienti dall’esterno. L’inquinamento dell’aria o il fatto di fumare, danneggiano il buono stato del nostro Vishuddhi. È attraverso questo centro che possiamo esprimere le qualità dello Spirito, che risiede nel cuore. Avere un Vishuddhi chakra in buone condizioni ci dà infatti la capacità di comunicare con il mondo esterno avendo rispetto e stima di sé e degli altri. Una tale persona, quale che sia il suo interlocutore, tende ad esprimersi in modo amorevole e diplomatico.
La conoscenza che non sia stata adornata dalla verità, o che non sia la vera conoscenza, non ha significato, svanisce tutta nell’aria perché è artificiale. Ma attraverso il risveglio della Kundalini, voi tutti avete raggiunto quello stato in cui si può affermare di sapere qual è la vera conoscenza. Pensate però alle persone che non sanno ancora che cosa sia!
E noi diciamo che la nostra conoscenza non è altro che amore. Ma si dovrebbe capire meglio. La conoscenza che è dentro di voi, e che è amore, si irradia spontaneamente dal vostro essere. Non dobbiamo affermarla o pensarla, leggere qualche poesia o entrare in uno stato romantico. Quello che viene emesso è puro amore ed è anche conoscenza. Come mettere in relazione questi due concetti? La conoscenza che avete di voi stessi è evidente, è espressa in maniera assoluta sulla punta delle vostre dita. Lo stesso vale per la conoscenza che avete degli altri. Questa è la conoscenza più grande e sottile che si possa avere. Nessuno ha questo metodo di conoscenza. Al di fuori di voi, nessuno conosce se stesso e gli altri in questo modo.
Shri Mataji Nirmala Devi, Cabella Ligure, 27 settembre 1998
Il Vishuddhi nella sua parte sinistra si blocca facilmente a causa dei sensi di colpa, cosci o inconsci e per gli errori, reali o immaginari, commessi in passato. Una persona con questo tipo di blocco tenderà a lasciarsi dominare dagli altri, a non avere rispetto di sé stessa ed a sentirsi spesso inadeguata. Il rapporto corretto tra fratelli e sorelle, che ha per base la purezza e l’eguaglianza, viene espresso attraverso il Vishuddhi sinistro ed è la base della collettività. È attraverso questo centro energetico che possiamo percepire di far parte di una realtà più grande di noi, che siamo tutti figli dello stresso Dio e pertanto uniti nella fratellanza. Comportamenti ambigui nei confronti dell’altro sesso tendono quindi a compromettere questo chakra.
Sentirsi colpevoli è sbagliato ed è un mito: se voi vi sentite colpevoli, che vantaggio ne traete? È solo un mito, un peso morto che portate sulle vostre spalle: è inutile! Se pensate di aver fatto qualche errore, affrontatelo: “Ho fatto questo errore, non lo ripeterò ancora”. Se invece vi sentite colpevoli accumulate tutto qui e continuate a ripetere lo stesso errore finché non diventate immuni. Allora non ci si rende più conto nemmeno dell’errore; la gente sbaglia senza neanche sapere che sta sbagliando.
Anche quella consapevolezza, quel senso di allerta scompare e pensate per ogni cosa “Che c’è di male?” È come per l’ubriacone: all’inizio beve e pensa “Non dovrei farlo”, poi ne prende ancora un po’, ancora un po’… e alla fine “Che c’è di male se sto bevendo? È perfetto!” Tutto questo inizia con il Vishuddhi sinistro, perché non affrontiamo gli errori.
Come fare per uscire da questo stato in cui non riconoscete ciò che è sbagliato? L’unico modo è dedicarsi a Sahaja Yoga nel giusto modo: innanzitutto affrontare se stessi. Se iniziate ad affrontare voi stessi, comprendete che avete commesso degli errori: “Ho commesso questo errore, non importa, non ho intenzione di sentirmi colpevole per questo, se capitassi nella stessa situazione non lo farei un’altra volta. Inoltre non ho nessuna intenzione di sentirmi colpevole per il mio passato”. Con questa fiducia in voi stessi potete sbarazzarvi completamente dei blocchi al Vishuddhi sinistro.
Shri Mataji Nirmala Devi,. New York, USA, 19 Settembre 1992
Un blocco al Vishuddhi destro rende invece arroganti, egocentrici e ci dà la tendenza a dominare gli altri, ad essere aggressivi ed a parlare troppo e a voce alta.
Per proteggere il Vishuddhi destro non dovete parlare troppo e, se parlate, non dite cose aggressive.
Non dite cose che possano ferire chi vi ascolta. Dite cose che siano piacevoli, certo non cose che
lusinghino l’ego, ma cose piacevoli, che siano carine e che esprimano amore.
Dio vi ha dato il linguaggio per esprimere l’amore. Esprimete l’amore! Se dovete parlare con qualcuno, cercate di scoprire ciò di cui ha bisogno, in che cosa potete aiutarlo, parlate in modo da non ferirlo.
Perciò, prima di prendere la parola dovrete prima di tutto accertare se ne avete diritto e se affermerete la verità; dovreste esporre le cose in modo corretto, adoperando il senso di discernimento; dovete anche chiedervi se ciò che state per dire sarà di qualche aiuto allo Spirito del vostro interlocutore, di modo che, quando parliamo, quello che diciamo sia gradito a chi ci ascolta, sia dolce e non irritante.
Così dobbiamo parlare. … Se la gente potesse parlare di meno e pensasse all’amore, se esprimesse l’amore con la parola, quanti problemi del Vishuddhi potrebbero essere risolti.
Shri Mataji Nirmala Devi, Londra , 29 marzo 1982
Un’altra qualità conferitaci dal Vishuddhi è il discernimento, vale a dire la facoltà di percepire ciò che è buono da ciò che non lo è, distinguere il bene dal male; questa qualità viene espressa attraverso l’Hamsa Chakra, situato tra le due sopracciglia e direttamente collegato al Vishuddhi.
Sapete che il Vishuddhi Chakra ha sedici petali che controllano gli occhi, il naso, la gola, la lingua, i denti, ma è l’Hamsa che controlla l’esprimersi di tutte queste parti; è perciò molto importante per gli occidentali capire l’Hamsa Chakra.
Dobbiamo comprendere la discriminazione in profondità dentro di noi, e capire come poterla sviluppare è davvero molto importante in Sahaja Yoga.
Saper discriminare significa che dobbiamo scegliere quelle cose che sono buone per noi, che portano il nostro bene e sono buone per la collettività e per la nostra ascesa.
Soprattutto dovete considerare l’aspetto delle vibrazioni. Se fate qualcosa e le vibrazioni diminuiscono, allora senz’altro, …. “Io sono un Sahaja Yogi, per me le vibrazioni e la mia ascesa sono la cosa più importante”. Quindi, per sviluppare la discriminazione sul lato destro dovete conoscere la vostra meta, la vostra destinazione. Dovete sapere su quale sentiero siete e dove venite portati. Dove siete oggi? D’altronde in Sahaja Yoga non dovrebbero esserci problemi né difficoltà, dovrebbe esserci unicamente gioia, gioia e gioia. Ma la discriminazione dovrebbe essere nell’identificare quali siano le vostre debolezze. Dove avete sbagliato? Cosa è andato storto? Dove? In che aspetto? E come avete fallito? A volte la gente dice: “Oh, abbiamo già fatto tanto, ora non è più possibile”. A questo punto siete in errore.
Shri Mataji Nirmala Devi, Grafenschau, Germania, 10 Luglio 1988
Come migliorare il Vishuddi Chakra
Per lavorare sull’aspetto sinistro del centro si può:
- Fare dei Bandhan con la candela, in senso orario vicino alla spalla sinistra.
- In meditazione affermare: “Madre io non sono colpevole di nulla. Se per tua grazia io sono lo Spirito, come posso essere colpevole?”
- Meditare con l’attenzione al Sahasrara, tenendo la testa inclinata verso destra.
- Se si commette qualche errore, invece di sentirsi colpevole, assumere le responsabilità delle conseguenze delle proprie azioni.
- Non essere né sarcastici, né cinici.
- Stabilire delle relazioni pure (da fratello/sorella), specialmente con le persone di sesso opposto.
- Affrontare gli errori del passato, sapendo che Dio ci perdona e che non dobbiamo sentirci colpevoli.
- Considerarsi come un’espressione dell’amore di Dio, non sentirsi inutili o inadeguati. Non lasciarsi dominare, né insultare, dagli altri.
- Cantare, o ascoltare bhajan, canti devozionali come musica per meditazione.
Per l’aspetto di destra:
- Dare vibrazioni (Bandhan) con la mano vicino alla spalla destra
- Parlare meno. Non gridare né utilizzare un linguaggio rozzo. Evitare qualsiasi tendenza a dominare gli altri con la voce. Smettere con il turpiloquio
- Sviluppare la qualità del parlare con dolcezza.
- Non discutere con gli altri cercando di convincerli del nostro punto di vista.
- Bere tisane di basilico.
- Inalare il fumo che si sprigiona bruciando semi di ajwan.
- Mangiare miele
- Meditare con l’attenzione al Sahasrara, tenendo la testa inclinata verso sinistra.
Per l’aspetto di centro:
- Dare vibrazioni (Bandhan) al Vishuddi centro.
- In meditazione affermare: “Madre,fa di me un testimone distaccato” e “Madre,fa che mi senta una parte integrante del Tutto”
- Meditare mettendo l’indice della mano destra alla fossetta alla base del collo e la sinistra rivolta verso la fotografia di Shri Mataji.
- Tappare le orecchie con l’indice, tendere la testa indietro, guardando il cielo, dire 16 volte a voce e alta : “Allah hu Akbar” (Dio è grande).
- Massaggiare le spalle, il collo, le braccia, le mani ed i piedi con olio.
- Fare gargarismi con acqua calda salata al mattino e alla sera.
- Lavarsi i seni nasali con acqua e sale.
- Fare “Basrika”, un esercizio di respirazione nasale: inspirare lentamente e profondamente con il naso, riducendo un poco, ogni volta, la durata del respiro, finché non si ispira né si espira più.
- Inspirare lentamente e profondamente dal naso. Trattenendo il respiro, alzare la lingua verso l’interno con la punta girata all’indietro. Contemporaneamente piegare il collo fino a toccare il petto con il mento. Ancora, trattenendo il respiro, in questa posizione spingere l’addome verso l’interno. Mantenere questa posizione, trattenendo il respiro per un secondo. Espirare e sciogliere la posizione.
- Sviluppare la qualità del distacco e della testimonianza.
Per l’Hamsa Chakra
- Dare vibrazioni mettendo la mano sinistra verso la fotografia di Shri Mataji e il dito indice della mano destra sull’attaccatura del naso al centro tra le sopracciglia.
- In meditazione affermare: “Madre, per favore, fammi essere una persona con discernimento, capace di correggersi”.
- Evitare ambienti molto caldi e secchi, e anche bruschi cambiamenti di temperatura, poiché danneggiano questo Chakra.
- Mettere una goccia di ghee (burro chiarificato) in ogni narice prima di dormire.